LA
DISOCCUPAZIONE
Attualmente la
disoccupazione costituisce la preoccupazione
principale dei cittadini europei.
Poiché il problema
della disoccupazione persiste, appare ovvio che la
situazione vada affrontata a livello europeo, da un
punto di vista globale e che una lotta efficace
contro di essa comporti un coordinamento fra tutti
gli stati membri.
LUnione Europea
è più adatta a sostenere gli sforzi degli stati
membri assumendo un ruolo di coordinamento e di
informazione. Questo ruolo si concretizza in
unopera di sensibilizzazione e nel fare in modo
che il problema della disoccupazione rimanga al
centro dellattenzione.
Indicatori di mercato
del lavoro del 1996 hanno rilevato che il Paese con
una maggiore disoccupazione è la Spagna con un tasso
di disoccupazione giovanile di 41,9%, segue la
Finlandia con 38,2; Francia con 28,9; Belgio con 22,9
e Svezia con 21,1.
Lo stato con minor
disoccupazione è lAustria , che riscontra un
tasso di 6%. La politica economica austriaca ha
lobiettivo di istituire un collegamento tra il
posto di lavoro del passato e quello del futuro,
evitando una transizione per un periodo di
disoccupazione aperta attraverso una serie di misure,
che sono: orientamento professionale, la
ricerca attiva del lavoro, collegamenti temporanei
tirocini, formazione e sostegno alla creazione di
nuove attività commerciali.
CAUSE DELLA DISOCCUPAZIONE
DELLU.E.
1) Sostituzione di
manodopera con macchinari.
E avvenuto un
passaggio tra una produzione "labour
intensive" e tra una produzione "capital
intensive", cioè si passa da una produzione
basata sulla forza lavoro ad una produzione
costituita dal lavoro dei macchinari, ad esempio
computer e robot.
Tutto ciò porta alla
disoccupazione, in quanto se un tempo occorrevano 100
operai , adesso ne servono 2, che hanno il compito di
controllare la funzione svolta dai macchinari.
2) Le aziende U.E.
spostano gli investimenti in Paesi extra U.E. (Asia ,
Taiwan, Corea, Brasile, Argentina
)
Questo perché:
- la manodopera
costa meno, di conseguenza i salari sono più
bassi, e quindi più guadagno.
- Le tasse sulle
imprese sono più basse, ad esempio: se in
Italia unimpresa è tassata al 50% , in
un Paese extra U.E. è tassata al 10%.
- In questi Paesi ci
sono meno controlli, meno vincoli
(licenziamenti).
- Cè lavoro
"nero", di conseguenza sfruttamento
degli operai.
Tutto ciò porta alla
globalizzazione dei mercati.
3) Mancanza di adeguata
competenza / qualificazione / istruzione della forza
lavoro.
Al giorno doggi
il mercato del lavoro richiede una maggiore
qualificazione.
Nel trattato C.E
troviamo nellambito di una eventuale formazione
professionale adeguata, riferimenti agli articoli
126- 127- 128.
4) Disoccupazione
naturale, ovvero mancanza di formazione della forza
lavoro.
Ad esempio se un
lavoratore lombardo non ha informazioni sulla
richiesta di lavoro allestero, non potrà mai
trovare lavoro.
Come soluzione a
questo, lU.E. ha creato lEURES, cioè un
sistema informativo europeo.
STRUMENTI PER COMBATTERE LA
DISOCCUPAZIONE
Il problema della
disoccupazione nellU.E. è il risultato di
numerosi fattori e richiede soluzioni molteplici.
La politica
dellU.E. per quanto riguarda il lavoro consiste
nel:
a) mantenere un alto
livello di crescita economica, dal quale dipende per
lo più la creazione dei posti di lavoro, garantendo
al tempo stesso una stabilità dei prezzi;
b) sviluppare il
mercato interno in modo da fornire quante più
opportunità di lavoro possibili e aumentare
lefficienza;
d) eliminare gli
ostacoli nazionali alla crescita delloccupazione
e alla concorrenza, in particolari settori
delleconomia, soprattutto nei servizi, che
rappresentano 2/3 dei posti di lavoro nellU.E.;
e) migliorare le
istruzioni, la capacità e le qualifiche nella
manodopera, in modo da consentire allU.E. di
aumentare le prestazioni e il tenore di vita ;
f) modificare il
mercato del lavoro e i sistemi di protezione sociale
in Europa, per sostenere e favorire lo sviluppo di un
società ad elevato tasso di occupazione.
Con questi obiettivi la
commissione e gli stati membri lavorano in stretta
collaborazione. Il ruolo della commissione consiste
nel mettere a punto una strategia, mano a mano che
leconomia dellU.E. diventa sempre più
integrata, sostenendo al tempo stesso gli stati
membri nelle azioni destinate a correggere gli
squilibri in varie regioni dellU.E. e presso
varie categorie di cittadini, in particolare presso
coloro che sono più svantaggiati in termini di
disponibilità di posti di lavoro. LU.E. svolge
questo ruolo attraverso i fondi strutturali, ivi
comprese iniziative specifiche destinate a vari
gruppi, nonché attraverso lo
scambio di pratiche di
buona condotta.
PUO LEUROPA
RIMANERE COMPETITIVA E
MANTENERE IL MODELLO SOCIALE EUROPEO ?
Le pressioni sui
sistemi di protezione sociale europei e altri
elementi del modello sociale non provengono tanto
dalla concorrenza esterna, quanto da una evoluzione
interna- in particolare linvecchiamento della
popolazione europea, che comporta costi più elevati
per la sanità e le pensioni- nonché dai posti della
disoccupazione.
Uno dei principali
strumenti dell U.E. per promuovere
loccupazione è il fondo sociale europeo
(F.S.E.). Con gli stati membri esso finanzia
programmi per lo più destinati alla formazione
professionale e alla riqualificazione,
allorientamento, alla consulenza e allo
sviluppo di adeguate strutture di formazione,
occupazione e sostegno.