In questo articolo ci
proponiamo di mettere in evidenza le linee secondo le
quali si stanno ampliando, nei termini dallart.
126 del T.M., gli interventi sinora effettuati e di
andare oltre gli obiettivi di natura economica e
politica che lUnione persegue e così mostrare
quanto la stessa organizzazione comunitaria possa
essere funzionale ad una educazione alla
solidarietà.
1.
La consultazione sul
futuro dellistruzione in Europa
La Comunità ha
realizzato una serie di programmi di azione ai
diversi livelli di istruzione e di formazione
professionale, aprendo progressivamente le proprie
iniziative anche ai Paesi dellEuropa
dellEst. Gli interventi dal 1976 si possono
distinguere in due fasi:
- la prima ha
contribuito a migliorare la reciproca
comprensione tra gli Stati e ha creato una
maggiore sensibilizzazione degli operatori
della formazione nei confronti della
dimensione europea dei problemi educativi;
- la seconda si è
concretizzata in misure di ampio respiro
capaci di configurare una vera e propria
politica europea in campo educativo.
Sono stati elaborati
tre memorandum e un "Libro Verde"
collocati nel contesto definito dal "Libro
Bianco"
Il "Libro
Bianco", presentato nel 1993, si pione in
continuità con il T.M. e con lobiettivo di
favorire la "coesione economica e sociale".
Si tratta di un vero e proprio piano per lattuazione
di politiche capaci di favorire la ripresa della
crescita economica, ridurre i tassi di disoccupazione
e superare i divari tra aree caratterizzate da
diverso grado di sviluppo. Si propone di
realizzare un nuovo equilibrio europeo tramite la
"convergenza" delle politiche economiche e
monetarie e laffermazione della
"solidarietà" come valore di riferimento
per quelle stesse politiche.
Per rendere operative
tali principi si era intanto provveduto a stendere
documenti di lavoro, cui venne dato il nome di memorandum,
relativi allistruzione superiore, alla
formazione professionale e alla formazione a
distanza.
Il memorandum
sullistruzione superiore mette
laccento sul ruolo che dovrebbero giocare le
università nello sviluppo dellU.E. dopo
lunificazione del mercato interno.
Il memorandum
sulla formazione professionale per gli anni
90 descrive le sfide di natura economica con
cui la società dovrà consultarsi nei prossimi anni
e lintento di assicurare la libera circolazione
delle persone.
Gli obbiettivi
comunitari ruotano attorno a tre forze:
- Accrescere gli
investimenti nella formazione per fornire a
ogni giovane unadeguata qualificazione
professionale di base.
- Migliorare la
qualità dei diversi tipi di formazione
mediante lo scambio di informazioni e di
esperienze.
- Garantire la
"trasparenza" delle diverse
qualifiche professionali e il riconoscimento
della formazione acquisita sul lavoro.
Il memorandum sullapprendimento
aperto e a distanza sottolinea la rilevanza che
linsegnamento a distanza assume in molte
attività di formazione poiché permette di
migliorare le condizioni di accesso alla formazione
professionale perfezionandone la qualità tramite
tecniche che il progresso tecnologico ha reso
possibili.
Il "Libro
Verde" sulla dimensione europea
delleducazione, presenta quale potrebbe
essere lazione dellU.E. in campo
educativo a integrazione delle linee operative dei
singoli Stati (principi di sussidiarietà). Si tratta
cioè di favorire la cooperazione tra scuole mediante
progetti multilaterali mobilità e scambi di alunni e
docenti, insegnamento delle lingue, istruzione a
distanza ecc..
2.
Un programma
dazione per la Scuola
Il T.M. conteneva
lart.126, che, per la prima volta, dava alla
Commissione autorità non solo nel campo della
formazione professionale, ma anche in materia di
istruzione. La Commissione si propose di ricondurre
tutte le attività a due soli programmi legati uno
allart.126 (istruzione) e uno all'art. 127
(formazione professionale). Il primo veniva
denominato "Socrates", allinterno del
quale vi è il progetto "Erasmus", e il
secondo "Leonardo".
La principale
novità sta nellattivazione dei percorsi per la
collaborazione tra le scuole dei diversi Paesi,
elementari e secondarie. Tali percorsi non
potevano essere quelli della mobilità fisica per
linsieme degli studenti; si è scelto di
operare su quella degli insegnanti e si è deciso di
sviluppare forme diverse di
"partenariato"(termine introdotto per
indicare possibili abbinamenti tra due o più
istituzioni scolastiche appartenenti a paesi
diversi). Per dare un nome si è scelto
"Comenius".
Istruzione
superiore ("Erasmus")
L'"azione 1"
riguarda la promozione della dimensione europea nelle
università e comprende la cooperazione
interuniversitaria e altre attività che promuovono
la dimensione europea. L'"azione 2" si
propone come obiettivo la promozione della mobilità
degli studenti.
Istruzione
scolastica ("Comenius")
L'"azione 1"
intende promuovere la costituzione di partenariati
multilaterali ( almeno tre paesi membri) basati
su un "progetto educativo europeo" che
comporta la partecipazione degli alunni a iniziative
pluridisciplinari, aventi come obiettivo anche
lapprendimento delle lingue della UE, in modo
da favorire la mobilità degli alunni e lo scambio di
materiale didattico e di esperienze innovative.
L'"azione 2"
concerne listruzione dei figli dei
lavoratori migranti e degli zingari e anche
iniziative di istruzione interculturale.
L'"azione 3"
riguarda laggiornamento e miglioramento delle
competenze del personale educativo.
Misure
trasversali
L'"azione 1"
ha come obiettivo la promozione delle competenze
linguistiche (Programma "Lingua").
L'"azione 2"
riguarda l'istruzione aperta e a distanza. Si
tratta di sostenere i progetti che mirano ad
agevolare la cooperazione tra istituzioni.
Con l'"azione
3" si persegue la promozione degli scambi di
informazioni ed esperienze con riferimento alle
questioni di interesse comune (politica
dellistruzione ) e anche alla considerazione
dei problemi di coloro che hanno abbandonato gli
studi prematuramente. Altre misure riguardano la
promozione della dimensione europea dellistruzione
degli adulti, la diffusione delle conoscenze
sulle culture e le tradizioni degli Stati membri e
delle lingue dellUnione.
Sono considerati tra le
misure complementari le associazioni di insegnanti,
studenti e genitori.
Oltre
il programma "Socrates"
La Comunità si è
occupata di dare spazio alle ricerche concernenti
le metodologie di insegnamento e la sperimentazione
delle nuove tecnologie. Ci sono tre iniziative:
- Il consolidamento
dei programmi di ricerca tecnologica;
- Lavvio di un
apposito programma di ricerca in campo
educativo;
- La sperimentazione
nellambito dei programmi
"Socrates" e "Leonardo"
Non si tratta di
omogeneizzare lesistente, ma di evitare
lisolamento, favorire gli scambi, ecc.
È stata creata l'"Assemblea
europea delle scienze e delle tecnologie",
costituita da 100 scienziati e ricercatori. Per
migliorare le qualità dell'"offerta"
formativa sono state attuate altre due iniziative:
- Fondazione
europea per la formazione che ha il
compito di gestire tutti i programmi di
cooperazione
- Istituzione nel
1996 dell'Anno europeo
dellistruzione e della formazione
continua al fine di mettere
laccento sulle innovazioni necessarie a
garantire ladeguamento del nostro
sistema di formazione alle nuove esigenze.
La
funzione innovativa delleducazione
La prima iniziativa per
linnovazione educativa è stata quella di
predisporre un "Libro bianco"
sullistruzione. Lobiettivo è quello di
rafforzare le politiche di formazione e di
apprendistato.
La
nozione di società conoscitiva
Il termine di
"società conoscitiva" viene utilizzato nel
"Libro bianco" per indicare una società in
cui si insegna ad apprendere, in cui ogni individuo
possa costruirsi la propria qualificazione. Se le
trasformazioni in corso hanno accresciuto le
opportunità per ogni individuo di accedere
allinformazione e al sapere, tuttavia tali
trasformazioni comportano una modificazione delle
competenze necessarie per svolgere le attività
produttive e creano sistemi di lavoro che richiedono
notevole capacità di adattamento. Questa evoluzione
ha accresciuto lincertezza; per alcuni ha
creato situazioni di esclusione intollerabili; in
ogni caso la posizione di ciascuno allinterno
della società viene determinata dalle conoscenze che
riesce ad acquisire. In tale prospettiva i sistemi
educativi vengono a giocare un ruolo centrale nel
processo di formazione. La capacità di apprendere
e la padronanza dei saperi fondamentali costituiranno
sempre più gli elementi in grado di situare gli
individui gli uni nei confronti degli altri
nellambito delle relazioni sociali. Saranno
sempre più necessarie quelle attitudini sociali che
riguardano le capacità relazionali, il comportamento
sul lavoro e tutta una serie di competenze che
corrispondono al livello di responsabilità
attribuita.
La posizione occupata
da ciascuno sarà definita il sapere personale (conoscenze)
e le competenze. Linsieme di queste
posizioni struttura e caratterizza la "società
conoscitiva".
La
funzione conoscitiva delleducazione
Nelle società fondate
sul principio democratico leducazione si
definisce come sviluppo della capacità critica
per mettere il soggetto in grado di decidere se e
perché deve perseguire gli obiettivi.
Leducazione avrà
dunque come finalità primaria quella conoscitiva,
cioè sarà un processo di apprendimento al
conoscere e un processo di apprendimento
allutilizzazione delle conoscenze così che
si possa non solo comprendere la realtà, ma anche
modificarla.
Innovazione
e attività educative
La Commissione ha
pubblicato anche un "Libro verde"
sullinnovazione dove questo vocabolo è
sinonimo di produrre, assimilare e sfruttare con
successo la novità.
Il "Libro
bianco" utilizza il termine di innovazione
soltanto come produzione di novità, tuttavia quando
si parla delle risposte da dare ai tre maggiori
cambiamenti in corso, il "Libro bianco"
propone come prima innovazione la rivalutazione
della cultura generale. Come seconda innovazione
propone di stimolare un nuovo atteggiamento verso
il lavoro rendendo possibile una mobilità delle
persone.
Gli
orientamenti per lazione
Si tratta di cinque
programmi:
- Incoraggiare
lacquisizione di conoscenze nuove
- Avvicinare la
scuola allimpresa mediante:
1° La costituzione di
centri di apprendistato
2° Mobilità
3° La definizione di
uno statuto europeo dellapprendista
- Lottare contro
lesclusione offrendo opportunità
ai giovani minacciati dallesclusione
- Favorire la conoscenza
di tre lingue comunitarie
- Mettere sullo
stesso piano linvestimento materiale e
quello nella formazione.
Conclusione:
la dimensione europea in educazione
Lefficacia
innovativa degli art. 126 e 127 del T.M. sta nella
possibilità di programmare attività educative che
vanno oltre gli obbiettivi puramente economici
perseguiti dallUnione. Le attività proposte
fanno riferimento ai seguenti principi:
1. Il principio di sussidiarietà,
in base al quale lautorità superiore non
interviene nelle decisioni dellautorità
inferiore se non per aiutarla a realizzare gli
obiettivi che le sono propri e mai sostituendosi ad
essa;
2. Il principio di solidarietà
che comporta limpegno da parte di tutti per
il bene comune;
3. Il principio di responsabilità
che consiste nella capacità e nel dovere di ogni
cittadino di assumere le proprie decisioni e di
risponderne moralmente e giuridicamente;
4. Il principio di
laicità, che riconosce la libertà
delluomo di fronte alle idee, ai sistemi di
vita, alle religioni.
Due però sono le
possibilità di educazione che si possono adottare:
una di tipo "normativo" e una di
"apertura culturale".
La prima persegue la
formazione del cittadino sulla base di norme e regole
stabilite dallo Stato; essa presenta il rischio di
una educazione "conformistica" che non
favorisce linterazione tra le diverse culture.
La seconda, sviluppando
un processo educativo fondato sullautonomia
e la responsabilità della persona, si propone di
favorire lorganizzazione dei gruppi che si
accordano in vista della realizzazione di una
Comunità politica europea di tipo federativo,
regolata secondo il principio di sussidiarietà, in
cui le esperienze di vissuto transnazionale fondate
sulla libera circolazione dei servizi, dei capitali,
delle merci e delle persone non siano più di natura
meramente economica, ma tali da generare la
consapevolezza di appartenere ad una medesima
comunità che va oltre i confini delle nazioni.