Motivazioni
educativo-culturali:
- gli adolescenti di oggi, pur dotati di
forti personalità e capaci di gesti
concreti, sono nel medesimo tempo
personalità con debole identità e tendenza
a ripiegarsi su di sé, spesso privi di un
progetto sociale;
- lobiettivo finale
dellitinerario educativo della scuola
mira a formare personalità strutturate
("essere") e responsabili, capaci
di scelte solidali ("amare" e
"donarsi");
- la dimensione europea nei processi
formativi e nellimpostazione didattico
- metodologica postulata dal Progetto
sperimentale "Liceo Europeo".
Obiettivi
generali:
- maturazione di una coscienza europea,
fondata sulla consapevolezza delle radici
comuni e, nel contempo, sulla conoscenza e
sullaccettazione della diversità a
vari livelli (locali, regionali, nazionali,
mondiali).
- promozione della sensibilità ai valori
spirituali e morali (dignità della persona e
inviolabilità dei diritti umani, libertà e
democrazia, giustizia e tolleranza,
cooperazione e solidarietà tra persone e
nazioni) di cui è permeata la storia della
civiltà europea.
Obiettivi
specifici:
- conoscere la storia della
costruzione europea segnata dai vari
trattati, le istituzioni (le loro attuali
competenze e le loro prospettive future)
quali strumenti per la creazione delle
condizioni di sviluppo per tutte le persone
che ne fanno parte;
- sensibilizzare ai nuovi
"motori" dellunificazione
europea: leconomia sociale di
mercato, la lotta contro la disoccupazione,
il risveglio culturale, limpegno nella
formazione dei cittadini;
- prendere coscienza della
politica educativa e delle opportunità che
lEuropa mette a disposizione dei
giovani, al di là
delluniformizzazione progressiva dei
vari sistemi scolastici.
Contenuti:
1. COSTRUZIONE
EUROPEA E ISTITUZIONI EUROPEE
1 ragioni e tappe della
costruzione europea
1 istituzioni: quali sono? dove
sono? qual è la loro funzione?
le sfide aperte...
1 quali modelli per
lEuropa di domani: un grande mercato libero,
una struttura federale?
1 la sussidiarietà
allinterno dellUnione Europea
1 costruzione europea e pensiero
sociale cristiano
1 globalizzazione,
disoccupazione e Unione europea
1 lUnione europea e il
resto del mondo
1 lUnione europea: che
cosa offre ai suoi cittadini?
2. CULTURA E
IDENTITÀ EUROPEA?
ripartire dalla
cultura...
1 esiste una cultura europea, un
"proprium" europeo tale da costituire una
vera e propria identità europea?
1 alle radici della cultura
europea: radici non cristiane e cristiane
1 il contributo delle grandi
religioni monoteiste alla costruzione europea
3. I GIOVANI,
FUTURI PROTAGONISTI DELLEUROPA
investire nella
formazione...
1 sistemi scolastici a confronto
1 lEuropa per i giovani
Metodologia:
$ fase preparatoria:
- Presentazione e
motivazioni del progetto al Consiglio di
classe e agli alunni
- Ricerca del
materiale: a cominciare da articoli di
giornali/riviste italiani o stranieri
- Contatto con gli
esperti
$ primo modulo
-
- Entro
la fine di febbraio 1998, lezioni
esplicative degli
insegnanti di storia (Prof. Cervi) e
di diritto (Prof. Colombo) su:
Modalità: tre
mattinate
Monte ore previste:
cinque ore
-
- Letture
di ricerca e di approfondimento circa
i modelli e gli
ultimi sviluppi della costruzione
europea, il confronto tra
costruzione europea e pensiero
sociale cristiano, il principio della
sussidiarietà nellUE, le relazioni tra
lUE e il resto del mondo, lUE e la
sfida della disoccupazione, diritti del
cittadino europeo e oppportunità
offerte dallUE, costruzione
dellidentità europea, il mosaico delle
culture:
- formazione di 8
gruppi misti (3LM + 3GE) di 6 persone, ai
quali è stato fornito il materiale da
leggere (un argomento per gruppo), e una
griglia di analisi;
analisi scritta
dellargomento seguendo la griglia
elaborazione di un
questionario da inviare a Padre M. Reguzzoni.
-
- Incontro
con lesperto, Padre M.
Reguzzoni, circa le sfide aperte e le
opportunità offerte
dallunificazione europea
Fonti:
- Testi di
educazione civica e/o di diritto
- Articoli di
giornale/riviste italiane o stranieri
- Fascicoli editi
dal Parlamento europeo della serie
lEuropa in movimento / Documentazione
disponibile presso la Commissione Europea
- BOISSONAT J.,
Quale motore per lEuropa?, Aggiornamenti
sociali, Vol. 47, n. 11, novembre 1996,
pp. 757-764, rubr. 801
- PAPINI R. - PAVAN
A., LEuropa nel mondo: sfide per il
pensiero social-cristiano, Aggiornamenti
sociali, Vol. 48, n. 5, maggio 1997, pp.
413-426, rubr. 801
- REGUZZONI M., Il
principio della sussidiarietà
nellUnione Europea, Aggiornamenti
sociali, Vol. 46, n. 1, gennaio 1995, pp.
37-44, rubr. 801
$ secondo modulo
Incontro
con lesperto, Dott. Marco Garzonio, il quale avrà a disposizione
una mattinata intera da articolare possibilmente in
modo attivo, sotto forma di laboratorio. Si chiederà
inoltre una bibliografia per eventuali
approfondimenti.
$ terzo modulo
Studio dei vari
sistemi scolastici per aree linguistiche: 4 gruppi di
6 persone
Ogni gruppo verrà
seguito da un insegnante (storia, italiano, lingua).
Verrà pure fornita una traccia comune allo scopo di
evidenziare:
1. le caratteristiche
principali di ogni sistema,
2. pregi e limiti
3. per giungere poi ad un
confronto finale attraverso le relazioni dei singoli
gruppi.
-
- Lettura
di ricerca e di approfondimento circa
la politica
educativa dellUnione Europea per altri due
gruppi di 6 persone: verrà
eventualmente fornita una griglia
agli alunni
- Lettura
di ricerca e di approfondimento
circa l'introduzione all'Europa
dell'educazione e circa alcuni elementi
significativi per altri due
gruppi di 6 persone
- A
conclusione dei lavori,
organizzazione di una tavola rotonda
con studenti stranieri allo scopo di
confrontare le esperienze di
formazione e i programmi offerti
dallUnione Europea
Fonti:
Documentazione
europea presso il palazzo delle Stelline/Internet
F. VANISCOTTE,
lEuropa delleducazione. Sistemi
scolastici, istituzioni comunitarie e priorità
formative in Europa, La Scuola, Brescia 1994
M. REGUZZONI, Interventi
dellUnione Europea in campo educativo, Aggiornamenti
sociali, Vol. 46, n. 9-10, settembre-ottobre
1995, pp. 643-656, rubr. 801
M. REGUZZONI, Politica
educativa dellUnione Europea, Aggiornamenti
sociali, Vol. 47, n. 12, dicembre 1996, pp.
809-824, rubr. 801
Nota bene:
tutti gli argomenti affrontati (lezioni da parte
dei docenti, letture e lavoro di gruppo, relazioni da
parte degli esperti, dibattiti, ... ecc) devono
confluire in una pubblicazione finale, la quale
potrà essere oggetto di valutazione da parte del
Consiglio di classe. I prof. Ganzerla, Rota,
Mascheroni saranno responsabili delleditoria.
Verifica:
Al termine del
progetto, verrà proposto agli alunni un questionario
di verifica sulla base del quale operare scelte
programmatiche per le classi quarte e quinte.