Liceo linguistico europeo

"CAPITANIO"

- Bergamo -

INTRODUZIONE

IL PROGETTO "PENSARE EUROPEO"


LEZIONI PRELIMINARI


LAVORO DEI GRUPPI:

QUALE MOTORE PER L'EUROPA?

IL CONFRONTO TRA COSTRUZIONE EUROPEA E PENSIERO SOCIALE CRISTIANO

IL PRINCIPIO DELLA SUSSIDIARIETÀ NELL'UNIONE EUROPEA

I RAPPORTI TRA L'U.E. E IL RESTO DEL MONDO

L'U.E. E LA SFIDA DELLA DISOCCUPAZIONE

I DIRITTI DEL CITTADINO EUROPEO E LE OPPORTUNITÀ OFFERTE DALL'U.E.

COSTRUZIONE DELL'IDENTITÀ EUROPEA

IL MOSAICO DELLE CULTURE

LA POLITICA EDUCATIVA DELL'U.E. (1)

LA POLITICA EDUCATIVA DELL'U.E. (2)

» L'EUROPA DELL'EDUCAZIONE

ALCUNI CARATTERI SPECIFICI DEI DIVERSI SISTEMI SCOLASTICI IN EUROPA

IL SISTEMA SCOLASTICO ITALIANO

IL SISTEMA SCOLASTICO TEDESCO

IL SISTEMA SCOLASTICO FRANCESE

IL SISTEMA SCOLASTICO INGLESE

L'INFORMAZIONE SULL'EDUCAZIONE IN EUROPA


HANNO COLLABORATO...

QUESTA VERSIONE HTML DEL PROGETTO

COME CONTATTARCI

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LAVORO DEI GRUPPI

L'EUROPA DELL'EDUCAZIONE

L’EUROPA DELL ’ EDUCAZIONE

IL TEMPO TRASCORSO A SCUOLA

LA GENERALIZZAZIONE DELLA SCUOLA UNICA

LA PERMANENZA DEGLI INSUCCESSI SCOLASTICI

L’AUMENTO DELLE ISCRIZIONI NELLA SCUOLA SUPERIORE

VALUTAZIONE E PROSPETTIVE

Nel giugno 1974, i ministri della Pubblica Istruzione dei paesi europei, prendendo in esame il delicato problema dell’armonizzazione delle loro politiche educative furono molto prudenti e attenti a far sì che non divenisse omogeneizzazione, lasciando la libertà della scelta dei metodi per il raggiungimento di tali obiettivi. Ipotizziamo per un istante che i ministri, avessero deciso diversamente… Ci sarebbe stata una levata di scudi generale !

Nel 1989 rimane valido il seguente principio: piuttosto che cercare di standardizzare sistemi educativi la cui diversità costituisce una ricchezza culturale da conservare ,è meglio accordarsi sul riconoscimento dei diplomi e dei periodi di studio .

In compenso, è divenuto urgente famigliarizzarsi con i sistemi educativi dei vicini.

Questa diversità, non deve tuttavia far dimenticare che , tutti gli stati della Comunità si sono trovati a confrontarsi con le stesse aspirazioni e con le stesse difficoltà .Ne emergono quindi alcune problematiche comuni.

IL TEMPO TRASCORSO A SCUOLA

Dall’ultimo dopoguerra , il tempo trascorso a scuola è stato prolungato in tutti i paesi .L’obbligo scolastico, terminando tra i 14 e i 18 anni, dura da sei a dodici anni e si situa attualmente attorno al sedicesimo anno d’età, salvo per tre paesi (Belgio, Germania, Paesi Bassi) che hanno fissato una frequenza a tempo parziale tra i 15 e i 17/18 anni.

LA GENERALIZZAZIONE DELLA SCUOLA UNICA

La maggioranza dei paesi della Comunità ha abbandonato qualsiasi forma di selezione alla fine del ciclo elementare per fissare un primo ciclo secondario polivalente , unico per tutti .

Tuttavia, da uno stato all’altro , la divisione tra la scuola elementare e il primo ciclo della scuola secondaria è ancora molto differenziata ( continuità in Danimarca, marcata distanza in Francia e in Italia ).

Sorta negli Stati Uniti nel secolo scorso e poi fiorita in Europa , l ’istituzione della scuola unica tende a generalizzarsi e si confonde , a volte , con l’idea stessa di scuola dell’obbligo . Tuttavia , un certo numero di paesi introduce cautamente , se non anche con difficoltà , la scuola unica e opta per un tronco comune che si assottiglia rapidamente nel corso degli anni.

LA PERMANENZA DEGLI INSUCCESSI SCOLASTICI

Il dibattito degli anni Sessanta, sulla democratizzazione dell’insegnamento, hanno sentito particolarmente il problema degli insuccessi scolastici , che si manifesta negli stessi ambienti sociali .

E’ noto che un certo numero di bambini si trova in difficoltà sin dai primi anni di scuola . Questi, una volta adolescenti , saranno destinati a lasciare la scuola senza qualificazione professionale con un futuro sociale ed economico fortemente compromesso. Rappresentano almeno il 20% della popolazione scolastica.

L ’ insuccesso di questi soggetti dipende evidentemente da quello dei sistemi d’insegnamento e non mancano coloro che criticano una formazione che non fornisce le competenze di base, che genera dei giovani disadattati e per di più poco sensibile ai valori morali e civili.

Se ciascuno dei paesi della Comunità Europea si trova di fronte a queste critiche e a queste difficoltà , il modo di affrontarle ,tuttavia, differisce da paese a paese nella messa in opera delle strategie di aiuto e di sostegno , nell’orientamento e negli indirizzi, nel ricorso alla ripetenza.

Questa disparità lascia perplessi ,poiché le ricerche svolte nell’insieme dei paesi convergono nel dimostrare che le ripetenze colpiscono maggiormente gli appartenenti alle classi socioculturali meno favorite e che sono rari i ripetenti della scuola elementare che successivamente sono in grado di raggiungere il secondo ciclo della scuola secondaria .

L’AUMENTO DELLE ISCRIZIONI NELLA SCUOLA SUPERIORE

Il prolungamento dell’obbligo scolastico ha comportato la soppressione degli esami finali del primo ciclo secondario .In questo caso, l’orientamento verso i diversi indirizzi del secondo ciclo secondario è condizionato solamente dai risultati scolastici.

La percentuale dei diplomati aventi titolo ad accedere all’insegnamento superiore è in aumento sensibile dal 1970 .Lo dimostrano i dati relativi a otto dei dodici paesi comunitari, i quali sono tuttavia lontani dalle cifre raggiunte dagli USA, Canada, Giappone e anche da Svezia e Norvegia.

VALUTAZIONE E PROSPETTIVE

Nel complesso, la nuova strategia programmatica e d’azione della CE nel settore dell’istruzione e della gioventù riceve delle valutazioni positive .Tuttavia non vanno sottovalutate le preoccupazioni manifestatesi all’interno di alcune istituzioni dell’insegnamento ,le quali tengono l’influenza diretta esercitata dalla Commissione europea sugli aspetti programmatici e organizzativi dell’istruzione .

Da parte sua, nel valutare e analizzare i nuovi programmi d’istruzione da essa lanciati , la Commissione europea ,nel libro verde "Istruzione, formazione, ricerca", elenca una serie di ostacoli all’attuazione della mobilità transnazionale di studenti e docenti .

   
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